
Il 10 e l’11 maggio del 1997 Cagliari visse la prima edizione di Monumenti Aperti, una manifestazione che, prima nel capoluogo e poi nel resto dell’Isola, avrebbe cambiato sensibilmente le modalità di fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale, facendole diventare una pratica di massa, una festa alla quale partecipare in modo corale. Una festa di comunità. Un risultato raggiunto anche grazie alla capacità di Monumenti Aperti di rapportarsi da subito, e in modo crescente nel tempo, quale soggetto autorevole con le istituzioni pubbliche e private. Una autorevolezza che discende principalmente dall’essere soggetto terzo e indipendente.
Da Cagliari alla Sardegna e da questa al resto d’Italia, un crescendo di attenzione e soprattutto partecipazione, che coinvolge principalmente il mondo della scuola, vero protagonista dell’iniziativa curata e coordinata dall’associazione Imago Mundi OdV. Da quella prima edizione, sono state oltre 4 milioni le visite guidate, considerando le prime 23 edizioni in presenza, condotte da 160.000 studenti e oltre 60.000 volontari che hanno raccontato e custodito quasi 1.700 monumenti in oltre 160 comuni prima della sola Sardegna, ma nel corso degli anni anche del Piemonte, dell’Emilia-Romagna, della Puglia, della Lombardia e ora anche del Lazio, con l’importante presenza, quest’anno, dell’Ecomuseo Casilino di Roma.
Monumenti Aperti 2021
Il primo dato positivo è che, rispetto a quella del 2020, quella di quest’anno sarà una edizione prevalentemente in presenza che vedrà, finalmente, il ritorno dei ragazzi nei monumenti, nelle strade e nelle piazze, pur con il mantenimento di alcune opportune norme di sicurezza. Per poter visitare i monumenti o partecipare agli itinerari sarà infatti richiesta la prenotazione. Pur essendo infatti non più obbligatoria la distanza interpersonale nei luoghi della cultura, Imago Mundi, in accordo con le amministrazioni partecipanti, preferisce gestire comunque prudentemente la partecipazione a visite e itinerari, evitando gli assembramenti. Sarà possibile effettuare le prenotazioni accedendo al sito www.monumentiaperti.com e visitando la pagina dedicata al singolo comune. Per Informazioni sulle prenotazioni si può scrivere a prenotazioni@monumentiaperti.com.
Così Massimiliano Messina, presidente dell’associazione Imago Mundi OdV: “Eccoci, ci siamo, siamo arrivati all’edizione numero 25, un traguardo importante per Monumenti Aperti. Dopo un anno e mezzo difficile, non possiamo ancora, purtroppo, definire il 2021 un anno post-pandemico, avremmo voluto festeggiare la 25esima in un clima più sereno. Ma ci siamo. E per noi è una vittoria, grazie a un notevole sforzo organizzativo, salutare il ritorno in presenza, per la gran parte degli eventi in programma, dei ragazzi, degli studenti, il cuore fondante del nostro progetto, a fare da ciceroni nei monumenti. È un segnale forte di speranza. E di voglia di ripresa, come testimoniano gli ingressi di nuovi comuni nella rete della manifestazione e la conferma, con ritorni e significative presenze, della dimensione nazionale raggiunta da Monumenti Aperti”.
2021: una edizione sempre più nazionale
In Sardegna saranno 111 i monumenti visitabili. Ma i territori, come già accade da diversi anni, saranno attraversati e raccontati anche grazie a 32 itinerari tematici. Il lavoro organizzativo e di visita sarà supportato da circa 9000 volontari provenienti da ben 107 associazioni e 60 scuole.
Sono 27 i comuni che aderiscono quest’anno alla manifestazione, un numero ancora lontano dai dati pre-Covid, in cui erano mediamente 60 le amministrazioni presenti, ma certamente in netta ripresa rispetto allo scorso anno. Molte conferme e qualche novità come Castelsardo, Genoni, Ossi, Serrenti e Tissi che partecipano per la prima volta. Conferme e importanti novità anche sul fronte nazionale. Rinnovata la presenza di Ferrara, Como, Cantù e Bitonto, quest’anno la manifestazione “sbarca” per la prima volta nel Lazio, grazie a una collaborazione con l’Ecomuseo Casilino di Roma.
Calendario Monumenti Aperti 2021 Sardegna
Questo dunque il calendario:
- 23/24 ottobre Cossoine e Gavoi;
- 30/31 ottobre Bosa, Castiadas, Genoni, Iglesias, Oristano e Villaputzu;
- 13/14 novembre Cagliari;
- 20/21 novembre Neoneli, Ploaghe, Pula, San Gavino Monreale e Quartu Sant’Elena;
- 27/28 novembre Cuglieri, Monastir, Porto Torres e Serrenti;
- 4/5 dicembre Alghero, Castelsardo, Muravera, Ossi, Padria (solo 5 dicembre), Sant’Antioco, Selargius, Tissi e Uta.
Le istituzioni aderenti
Numerosi e prestigiosi i patrocini che la manifestazione ha ricevuto per questa edizione, a partire dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che affianca la manifestazione per la prima volta, dalla Camera dei Deputati, dalla Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna e dal Comune di Cagliari.
Monumenti Aperti, coordinata su base nazionale dall’associazione Imago Mundi OdV, è realizzata in Sardegna con il patrocinio di: Comunità Europea, Camera dei Deputati, Ministero della Cultura, MIUR, Regione Autonoma della Sardegna, con il contributo della Fondazione di Sardegna. Sponsor tecnico Arti Grafiche Pisano, media partner Radio X e Eja TV.
Norme di sicurezza
La manifestazione si svolgerà nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19. In base alle disposizioni di legge, l’accesso a tutti i luoghi della cultura al chiuso e all’aperto sarà consentito solo alle persone in possesso della Certificazione Verde Covid-19 (Green Pass ottenuto anche con l’esecuzione, nelle 48 ore precedenti, di un tampone rapido o antigenico molecolare con risultato negativo). L’obbligo di possedere una certificazione verde Covid-19 non si applica nel caso in cui gli eventi si svolgano in piazze, vie o parchi pubblici.
Sono esenti dall’obbligo del Green Pass bambini sotto i 12 anni e i soggetti esenti per motivi di salute dalla vaccinazione in possesso di idonea certificazione medica. Durante le visite sarà in ogni caso sempre necessario rispettare tutte le norme di sicurezza: indossare la mascherina, evitare di creare assembramenti, disinfettare le mani con gli appositi gel posizionati lungo i percorsi.