Torres 119 anni
Foto: Giocatori della Torres / Alessandro Sanna

La Sardegna ha storicamente trovato la sua punta di diamante, calcisticamente parlando, nel Cagliari. La compagine rossoblù è stata l’illustra retrocessa dalla Serie A nella scorsa stagione e al momento è in lizza per un posto nei playoff della Serie B. L’avvio della serie cadetta è stato più complicato del previsto: il cambio in panchina, ad oggi è Claudio Ranieri il mister, sembra aver scosso l’ambiente ma non tanto quanto ci si sarebbe aspettato, con una stagione che continua ad essere costellata di alti e bassi. I principali pronostici e le opinioni degli esperti, degli appassionati di statistica e previsioni, di chi conosce dinamiche delle scommesse e il calcolo delle quote delle scommesse, indicavano i rossoblù come una delle candidate per la promozione diretta, ma ad oggi questa può avvenire solo tramite le sfide dei playoff.

Un peccato per la formazione rossoblù, che pur avendo ceduto diversi elementi a causa della retrocessione aveva deciso di investire tenendo in rosa giocatori del calibro di Gianluca Lapadula e Leonardo Pavoletti. I due attaccanti, tuttavia, hanno reso meno del previsto anche in termini di prolificità: il numero di gol messi a segno dai rossoblù è di molto inferiori a quelli di Frosinone e Bari ad esempio, con il primo club che vanta anche una delle migliori difese del campionato. Non a caso la compagine guidata da Fabio Grosso è ormai l’indiziata numero uno per ottenere il pass diretto per la Serie A grazie ad una stagione fin qui strepitosa, con tutte le altre squadre costrette ad inseguire.

La situazione non è migliore nemmeno per un’altra compagine sarda blasonata come la Torres, che ha festeggiato il traguardo dei 119 anni dalla fondazione. La squadra guidata da Stefano Sottil è impegnata nel girone B di Serie C ma molto lontana dalla vetta della classifica. Situazione simile per l’Olbia, impegnata nello stesso gruppo e grossomodo con gli stessi risultati. La salvezza per entrambe le squadre non è ancora arrivata dalla matematica ma la tranquilla posizione di classifica non dovrebbe impensierire le due compagini sarde, intenzionate a chiudere al meglio la stagione per ripartire con obiettivi maggiori nel prossimo campionato. Tifosi e società sperano, quantomeno, nella lotta per un posizionamento nei playoff.

Per quanto riguarda la Serie D, invece, il focus è su Ilvamaddalena e Arzachena, entrambe inserite nel girone G. La prima lotta per non retrocedere: la classifica è molto corta soprattutto verso la parte bassa e ogni punto conquistato da qui alla fine del campionato sarà fondamentale per decidere le sorti della permanenza in Serie D o meno. È invece decisamente più avanti in classifica l’Arzachena, nonostante il gap con le compagini che lottano per la vetta sia elevato e difficilmente potrà essere colmato in questa seconda parte di stagione. In ogni caso la tranquilla posizione di metà classifica non dovrebbe far rischiare nulla alla squadra guidata dal tecnico Marco Nappi, sulla panchina dei sardi dal luglio 2021.

Infine, a proposito dell’Eccellenza, la Sardegna, contrariamente ad altre realtà regionali, ha un girone unico composto da 19 squadre. A spiccare su tutte è la Sassari Calcio Latte Dolce, soprattutto in quanto a gol messi a segno, ma il campionato è apertissimo perché il Calcio Budoni è subito dietro, più distanziate invece tutte le altre inseguitrici.