Cappe aspiranti o a parete
Foto: Cucina / Pixabay

Per allestire una nuova cucina, o migliorare quella esistente, non fare a meno di una soluzione di aspirazione più consona all’ambiente. Ma quale opzione fa al caso tuo? Nelle prossime righe ti illustreremo i pregi e i difetti delle cappe aspiranti isolate rispetto a quelle incorporate nella parete, in modo da aiutarti a orientare al meglio la scelta.

Cappe aspiranti a isola

Le cappe ad isola vengono definite in questo modo poiché vengono posizionate al centro della stanza, e spesso installate al di sopra di un banco da lavoro ad isola, appunto. Questa ubicazione le rende molto visibili e consente un’ottima circolazione dell’aria aspirata intorno a 360 gradi. Tuttavia, sono apparecchi che occupano parecchio spazio in cucina, motivo per il quale devi prendere in attenta considerazione gli ingombri sia in pianta che in altezza. 

Le cappe a isola in genere si avvalgono di unità aspiranti molto potenti, con un motore capace di filtrare da 800 a 1000 m3/h di aria: caratteristica indispensabile per via della loro posizione centrale che richiede maggior sforzo per aspirare efficacemente i vapori prodotti ai fornelli su tutti i lati. Per la loro conformazione strutturale offrono ampie superfici filtranti e un’ottima illuminazione sul piano, come si può ben vedere nei modelli di cappe a isola e cappe sospese Elica.

Pertanto, il grande vantaggio è dato dalla velocità di ricambio dell’aria nell’ambiente in assenza di ostacoli, giocando a favore della salute di chi frequenta la cucina e della conservazione in buono stato dei mobili e degli alimenti. Inoltre, la cappa sospesa agevola l’uso congiunto di più punti di cottura, visto che la circolazione dell’aria non viene compromessa dalla vicinanza ai fornelli.

Cappe aspiranti a parete

Le cappe integrate nella parete invece non sottraggono centimetri preziosi, consentendoti di risparmiare sugli spazi, e per questo di solito vengono scelte per gli ambienti più modesti in termini di volume e per coloro che possono rinunciare ad un aspetto più accattivante. Si adattano a qualsiasi stile cucina grazie ai profili sottili e ai materiali che possono essere abbinati alle pareti e ai mobili. 

Pur essendo disponibili sul mercato modelli di varia potenza di aspirazione, la tipologia a parete è tendenzialmente meno efficiente per la sua posizione rispetto ai fornelli che danno origine a fiumi, odori e vapori. Questo si traduce in un possibile maggior consumo di elettricità a parità di metri cubi di aria depurata, e quasi certamente una rumorosità più accentuata per la vicinanza alle orecchie di chi sta cucinando e per la superficie di contatto più ampia rispetto alle soluzioni sospese al soffitto. 

Rispetto alle cappe a isola i costi di posa e i consumi sono minori, ma anche la portata d’aspirazione è più bassa: si aggira intorno ai 600 m3/h di aria, risultando più adatte a servire solo cucine di piccole e medie dimensioni. Inoltre l’efficienza depurativa dipende molto dalla distanza dai fornelli. In sintesi, la posizione in centro alla stanza garantisce un’aspirazione dei fumi perfettamente circolare ed efficiente, caratteristica impossibile da parete.

Per coloro i quali ci tengono particolarmente alla bellezza estetica degli interni della propria casa, le soluzioni a parete non sono certo le più convincenti. È pur vero che oggi vengono usati anche materiali raffinati che le rendono eleganti e più stilose rispetto a pochi anni fa, ma la visione sarà sempre disturbata dalla presenza di tubi di scarico non particolarmente piacevoli da guardare.