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Sono in molti oggi a chiedersi come aprire una ditta individuale e iniziare quindi una attività in proprio. Aprire una partita IVA e svolgere un’attività imprenditoriale in forma di ditta individuale richiede alcuni adempimenti amministrativi, ma anche strumenti adeguati per poter svolgere concretamente il lavoro.

Ad esempio, un artigiano avrà bisogno di utensili e macchinari per eseguire i lavori, mentre un commerciante dovrà allestire un punto vendita fisico o virtuale per proporre i propri prodotti. Inoltre, per emettere fatture e documenti fiscali in modo corretto e veloce è consigliabile dotarsi di strumenti digitali efficaci.

A questo proposito, può risultare molto utile affidarsi a piattaforme come https://fatturapro.click/, che consentono di gestire in modo completo e automatizzato tutti gli aspetti della propria attività: dall’emissione di scontrini e fatture elettroniche, alla ricezione di quelle di acquisto, fino alla conservazione digitale di tutti i documenti fiscali a norma. Servizi come questi permettono di risparmiare tempo prezioso da dedicare al proprio business, certi di essere in regola con gli adempimenti.

Aprire una ditta individuale richiede determinati documenti ma anche strumenti efficaci per la propria attività, sia dal punto di vista operativo che della gestione amministrativo-fiscale. Affidandosi a servizi online completi è possibile snellire tutti questi aspetti e iniziare la propria attività nel modo più semplice e sicuro.

Come aprire una ditta individuale: richiesta dei documenti necessari

Per richiedere l’apertura di una ditta individuale presso la Camera di Commercio è necessario presentare una serie di documenti, che variano a seconda dell’attività prescelta. In via generale è richiesto inoltrare l’apposita modulistica predisposta dalla Camera di Commercio per la domanda di iscrizione al Registro delle Imprese, da compilare in ogni sua parte con accuratezza al fine di consentire il corretto svolgimento dell’istruttoria.

Ulteriore documento fondamentale è l’atto costitutivo d’impresa redatto secondo le modalità previste dalla legge, che rappresenta il documento ufficiale di costituzione dell’impresa regolata in forma di ditta individuale. Per le forme societarie più complesse è invece previsto lo statuto o altro atto analogo che disciplini l’organizzazione e il funzionamento dell’impresa secondo quanto stabilito dal codice civile.

Indispensabile è altresì presentare la prevista dichiarazione di inizio attività al fine di darne formale comunicazione, secondo il modello unico definito dalla recente normativa in materia di semplificazione dei procedimenti amministrativi. È poi richiesto comprovare di possedere i requisiti di onorabilità prescritti per legge mediante apposita autocertificazione ai sensi del DPR 445/2000.

Per talune attività soggette ad autorizzazione o comunque disciplinate da leggi settoriali, risulta necessario altresì trasmettere comunicazioni e richieste di nulla osta agli specifici enti preposti al controllo, come ad esempio le ASL per determinate attività di somministrazione di alimenti e bevande.

Aprire una ditta individuale: apertura della partita IVA e adempimenti amministrativi

Dopo aver ottenuto il numero di iscrizione al Registro Imprese della Camera di Commercio, è necessario attivare la partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate. A tal fine è prevista una procedura interamente telematica accessibile dal sito internet dell’Agenzia, dove il soggetto interessato deve presentare apposita istanza, allegando la copia del documento di identità e dell’atto costitutivo.

Rilasciato il codice fiscale e il numero di partita IVA, questi devono essere riportati su tutta la documentazione fiscale e sul sito internet aziendale. Parallelamente, bisogna provvedere alla comunicazione obbligatoria di inizio attività presso l’INPS, ai sensi della normativa in materia di iscrizione e tenuta delle posizioni assicurative dei lavoratori autonomi.

Tale comunicazione consente di dare avvio alla gestione previdenziale, assicurando copertura assicurativa, ricongiunzioni e accredito dei contributi. Occorre poi mantenere la documentazione fiscale secondo le disposizioni vigenti in tema di registrazione contabile: registro dei corrispettivi giornalieri, libro giornale e inventario, fatture emesse e ricevute, note di variazione. Tali registri, unitamente alle fatture, devono essere custoditi per i termini di legge, a disposizione degli organi ispettivi in caso di verifica.